
In questi anni di esperienza ho raccolto purtroppo molte testimonianze non positive da parte dei miei clienti che per i loro dolori si erano affidati a soluzioni farmacologiche, chirurgiche, massaggi fini a sé stessi o a altri tipi di soluzioni che non prevedessero una ricostruzione dell’origine del sintomo e le successive operazioni pratiche per fare pronte al sintomo.
Queste sono tutte soluzioni indirizzate verso gli effetti e non alle origini dei dolori.
Quando gli effetti “benefici” del trattamento finiscono, i dolori puntualmente riprendono a “bussare alla porta” per richiedere le dovute attenzioni.
E’ già capitato anche a te?
E’ noto come gli effetti degli antidolorifici abbiano una durata limitata, terminata la quale la sofferenza riprende, oltre a lasciare in eredità effetti indesiderati capaci di generare nuove sofferenze, se la dipendenza da farmaco diventa cronica.
Quando l’uso di farmaci può aiutare a superare una fase critica/acuta del dolore e metterci nelle condizioni di attivarci concretamente per la risoluzione del dolore, ben venga il loro uso, ma è meglio non illudersi che rappresentino la soluzione definitiva.
Similmente anche le operazioni chirurgiche rappresentano un intervento sugli effetti e non sulle cause del problema, anche se in verità sono dell’avviso che, in alcuni casi giunti al limite, l’operazione rappresenti la soluzione migliore per uscire dai guai, ma è importante essere consapevoli del fatto che poi si dovrà affrontare la situazione da un altro punto di vista senza illudersi di avere risolto il problema.
A riprova di quanto detto esistono dati scientifici che comprovano una possibilità di recidiva nell’arco di 2-5 anni in casi di ernie del disco e alluci valghi operati, fermo restando il fatto che i progressi della chirurgia permettono di allungare di molto i tempi.
Insomma, intervenire sugli effetti e non sulle cause equivale a credere di poter risolvere l’allagamento di una stanza assorbendo l’acqua con uno straccio della miglior marca sul mercato e non occuparsi di ricercare la perdita nel tubo…prima o poi la stanza si allagherà nuovamente.
E tu, cosa hai deciso per te stesso?
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