Pollice a scatto: strategie “Ninja” per liberarlo!

Il pollice a scatto, e ogni altro dito delle mani che possa soffrire di questa condizione, può essere naturalmente liberato dal fastidioso “clic” che si avverte muovendolo. Tecnicamente stiamo parlando della tenosinovite stenosante, ovvero un patologia che colpisce il tendine del muscolo del dito in questione e della guiana che lo avvolge e all’interno della quale scorre. Quando un muscolo, per eccesso di rigidità accumulata nel corso degli anni, perde la capacità di compiere la propria azione con naturalezza, comporta  l’insorgenza di un’infiammazione a livello della guaina che avvolge il tendine. Il risultato è che la guaina tende a restringersi e lo scorrimento del tendine al suo interno è reso difficoltoso e l’articolazione, di conseguenza, scatta. Da questa situazione possono derivare diversi effetti quali:

  • dolore alla base del dito colpito quando si prova a muoverlo,
  • spiccata rigidità,
  • caratteristico rumore (come un clic) durante lo spostamento, soprattutto al risveglio al mattino.

A furia di scattare poi potrebbe l’infiammazione della guaina fa infiammare anche il tendine e, di conseguenza, potrebbero formarsi delle fibrosi e/o dei noduli dolorosi al tatto. Con il peggiorare della situazione, il dito potrebbe addirittura bloccarsi in flessione e non essere più in grado di flettersi.

 

 

 

 

 

 

In genere, a chi soffre di questa patologia, viene proposto o il riposo, o l’assunzione di antinfiammatori e, nei casi più gravi, l’intervento chirurgico.

Personalmente ho potuto trattare con successo le dita a scatto semplicemente intervenendo con stretching mirato a quei muscoli che sono nello stato di rigidità sopracitato che poi porta all’infiammazione della guaina. Migliorando in modo significativo l’elasticità del muscolo, l’infiammazione tende a regredire spontaneamente poiché il muscolo riprende a lavorare in modo ottimale, senza resistenze.

Esattamente come è capitato pochi giorni fa a Paola, mia cliente che si è presentata in studio a distanza di qualche settimana dopo averle suggerito il da farsi e, in totale autonomia è riuscita a risolvere il clic del su pollice della mano destra.

L’esercizio in questione è questo riportato in figura, facendo attenzione che la mano sia all’altezza della spalla, il palmo totalmente aderente alla parete (se la rigidità dei muscoli fosse tale da non permettere di far aderire il palmo alla parete potete piegare il gomito per agevolare la cosa), separare tra di loro tutte le dita e quindi inclinare lateralmente dalla parte opposta il capo, per far aumentare la tensione lungo tutto il braccio e la mano. Se la tensione fosse già abbastanza, consiglio di non flettere lateralmente il capo e provare solo dopo che l’intensità della tensione sarà diminuita, questo per evitare reazioni di difesa dei muscoli in accorciamento, esattamente all’opposto di quanto si vuole ricercare. I risultati potrebbero anche essere immediati, provare (con costanza) per credere!

 

 

 

 

 

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Buona postura a tutti!

Giovanni Castellani
Autore dell'articolo: (Giovanni Castellani)
Laureato in Scienze Motorie, iscritto all’albo Nazionale dei Chinesiologi, dal 2007 sono titolare dello Studio di Ginnastica Posturale a Cernusco S/N, dove svolgo l’attività di educatore posturale e motorio. Nel 2013 ho conseguito una specializzazione in Nutrizione e Dietetica, grazie alla quale opero come educatore alimentare. “Benessere Posturale Integrale” è il Sistema che ho ideato che combina l’esperienza e le competenze acquisite nel corso degli anni, al fine di operare per il benessere della persona a 360°, sia per privati che per aziende.