
Se anche tu fai parte di quelli che passano la maggior parte delle ore della giornata seduto, questo articolo potrà aiutarti a modificare sostanzialmente il benessere della tua schiena, anche se non ancora sofferente!
Riflettiamo un attimo su di un aspetto attuale: quante ore passa l’essere umano seduto?
Seduto quando mangia, seduto a scuola, seduto quando studia, seduto quando lavora (nella maggior parte dei casi), seduto quando usa mezzi di trasporto (auto, moto, treno, trasporti pubblici, aereo, bicicletta), seduto quando decide di svagarsi guardando la televisione, a teatro, al cinema, allo stadio, seduto anche quando…fa i propri bisogni in bagno!
Insomma, facendo un calcolo approssimativo, l’uomo passa quasi due terzi della propria esistenza seduto.
La sedentarietà è sì uno dei principali fattori della sofferenza lombare e non solo, ma il come si sta seduti può determinare una maggiore o minore sofferenza; infatti la maggior parte delle sedie/poltrone/sedili sono concepiti in modo “non ergonomico”.
La parola ergonomia deriva dal greco e significa: ergon = lavoro, nomos = regola, legge. Il suo significato letterale quindi è “controllo del lavoro umano”.
Lo scopo di questa disciplina scientifica è quello di stabilire le soluzioni in grado di tutelare la salute del lavoratore, nell’interazione tra quest’ultimo, le macchine e l’ambiente, e di accrescere l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro.
Analizziamo assieme cosa accade quando decidiamo di sederci:
a seconda di come stiamo seduti, il bacino tende a orientarsi più o meno in retroversione, condizione che impone al tratto lombare della colonna vertebrale di adattarsi rettificandosi o invertendo la sua curva fisiologica: passerà quindi da una condizione di lordosi lombare (posizione corretta) a una di rettificazione o cifosi lombare (condizioni non fisiologiche e patologiche se mantenute nel tempo), capaci di dare origine nel tempo a protrusioni e/o ernie discali. Inoltre, la muscolatura femorale (quella posteriore delle cosce) quando siamo seduti è in posizione di accorciamento e il perdurare di questa condizione fa si che perda la propria naturale elasticità.
In commercio, in realtà, esistono già ottime soluzioni proposte da Stokke, Varier, ecc…, ma i prezzi di mercato non sono abbordabili per tutte le tasche, anche se di fatto rappresentano un ottimo investimento.
Stiamo parlando però di soluzioni legate al solo “mondo” casa e ufficio, non applicabili, spero solo per ora, alla realtà dei mezzi di trasporto, dei teatri, cinema e stadi…
Fintanto che qualcuno non deciderà d’investire nella ricerca e produzione di sedute migliori anche per queste realtà, e finché non saranno più economiche quelle già esistenti per per l’universo casa e lavoro, è possibile attivarsi personalmente per ridurre al minimo i rischi dei dello “stare seduti“. Come?
La figura a lato mostra l’uso di palline di gommapiuma, quelle antistress per intenderci, come validi strumenti di massaggio dei femorali. Posizionando le palline tra il sedile e le coscia, il peso della gamba schiaccerà la pallina che, essendo di gommapiuma, tenderà a deformarsi; questa condizione fa incamerare forza elastica alla pallina utile per cercare di tornare alla sua condizione naturale di sfera, trovando però l’opposizione del peso della gamba.
Questa sorta di “pressione e contro-pressione” dà origine a un’azione di massaggio nel punto d’incontro tra pallina e muscolo, proprio come secondo i principi della digito pressione usata nello shiatsu. Questo massaggio delicato, aiuterà i muscoli a mantenersi elastici e a non irrigidirsi per via della sedentarietà. Il risultato lo potrete apprezzare inizialmente come maggiore leggerezza togliendo le palline e poi nel rialzarvi percependo meno difficoltà a ridistendere le gambe.
Per percepire in modo ottimale la sensazione di leggerezza di appoggio delle gambe sul sedile, vi suggerisco di fare una prima prova usando solo una pallina sotto una delle due gambe che sceglierete affidandovi all’istinto. Ogni tanto spostate la pallina in un punto diverso, sfruttando la profondità del sedile. Dopo circa quindici minuti togliete la pallina e soffermatevi a percepire ogni differenza tra l’appoggio della “gamba massaggiata” e l’altra. Colta la differenza, avrete sviluppato la giusta comprensione in merito all’utilità dell’esercizio, per cui potrete passare a fare l’esercizio bilateralmente.
Femorali elastici sono garanzia per una maggiore libertà di movimento del bacino che, una volta in piedi, potrà tornare liberamente nella sua postura fisiologica. A casa, in ufficio, in auto e in valigia, io ne tengo ovunque e le suggerisco a tutti.
Stare seduti per stare seduti, a questo punto è meglio farlo intelligentemente seppur doveste disporre di una stokke; oltretutto l’investimento non supera i € 2!
Provare per credere! 😀
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Io come rimedio ai dolori posturali utilizzo ”posture right” della doctor Lutaevono. Un portento!!!
Se posture right la fa stare bene è importante che continui!
Io uso la sedia pasturarle (sediaufficioergonomica.it SpinaliS) che mi e stata consigliata dal fisiatra.
Buongiorno Marianna, la sedia posturale che le hanno consigliato sembra essere un buon prodotto, ma rimane il fatto che se anche seduti nella migliore condizione, si è sempre seduti. La posizione seduta crea problemi di accorciamento muscolare dei femorali e del muscolo psoas, pertanto ritengo importante abbinare a una buona sedia (come la sua) gli esercizi che propongono nell’articolo.
Se vorrà provare, sarò curioso di sapere le sue impressioni in merito.
Cordiali saluti
Giovanni