Incidente in bici: da possibile tragedia a preziosa fonte di apprendimento

Eccomi (fortunatamente) a scrivere di un fatto successo oggi 16/07/2015 in mattinata mentre mi recavo al lavoro.

Premetto che era tutta mattina che avvertito una sorta di disagio interiore che non mi dava pace e mi faceva pensare che sarebbe potuto accadere qualcosa; dato che mia moglie è in attesa di nostra figlia, subito la mia attenzione è andata su di lei trasformandosi in preoccupazione, tanto che ero tentato di accompagnarla io al lavoro. Poi, l’impellenza di recarmi in studio, dato che mi attendeva un cliente, mi ha fatto soprassedere alla cosa; ma mentre andavo in bici continuavo ad avvertire preoccupazione, ero tentato a tornare indietro, ma una voce interiore mi diceva: “vai che altrimenti arrivi in ritardo”.

Quando ormai ero prossimo ad arrivare in studio accade l’imprevisto: la ruota della bici s’incastra nel manto stradale disconnesso e volo letteralmente per aria rischiando non poco di battere la testa prima contro un palo e poi sull’asfalto.

Tralascio il racconto di ciò che ha comportato in perdita di tempo, verbale dei vigili, clienti persi ecc…, per andare direttamente al punto.

Una volta certo che non mi ero fatto praticamente niente, a parte delle escoriazioni e un forte trauma al polso sinistro, subito ho realizzato che la percezione che avevo avuto era riferita a me stesso. Una parte di me è come se fosse andata in un futuro prossimo non tanto distante e mi stava allertando di quanto sarebbe potuto succedere (sesto senso?).

Questo mi ha permesso immediatamente di smettere di preoccuparmi per mia moglie e mia figlia, per concentrarmi su di me. Da qui in avanti sono scaturite un sacco di comprensioni, prima fra tutte che siamo esseri percettivi al di là dei cinque sensi e che dobbiamo imparare a usare meglio questa risorsa. Poi mi ha permesso di intuire il perché mi è successo questo incidente , ma finché non sarò sicuro delle intuizioni mi riservo di non condividere la cosa. In ultimo, cosa più importante e tema del post, sto vivendo in diretta gli effetti del trauma sul corpo e gli adattamenti o compensi (per usare un termine tecnico) che il corpo stesso sta creando per soffrire il meno possibile.

Dal trauma alla mano sx, che ha impattato al suolo, grazie alla rete muscolare evidenziata in figura, sto seguendo passo passo la diffusione del dolore partito dalla mano e, ora che sto scrivendo, giunto alla spalla e parte del collo e del pettorale nel giro sei ore!

 

Se non conoscessi la materia, probabilmente poteri stupirmi del fatto che sto cominciando ad avvertire dolori alla spalla pur non avendola battuta a terra, ma il concetto di catene muscolari fa capire come i muscoli rappresentino un sistema di diffusione di un problema da una parte a un’altra del corpo, eludendo la nostra consapevolezza.

Sono grato a quanto mi è successo perché mi permette di studiare “dal vivo” cosa accade e potermi immedesimare sempre più a fondo nei miei assistiti che vivono simili esperienze; ciò mi consente di studiare le migliori strategie d’intervento per ridurre al minimo gli effetti negativi dei traumi diretti.

Appena avrò scoperto il giro che vorrà fare nel corpo questo trauma, vi terrò aggiornati, per il momento vi saluto sapendo che anche nella sfortuna sto lavorando per voi e garantirvi il miglior servizio!

Giovanni Castellani
Autore dell'articolo: (Giovanni Castellani)
Laureato in Scienze Motorie, iscritto all’albo Nazionale dei Chinesiologi, dal 2007 sono titolare dello Studio di Ginnastica Posturale a Cernusco S/N, dove svolgo l’attività di educatore posturale e motorio. Nel 2013 ho conseguito una specializzazione in Nutrizione e Dietetica, grazie alla quale opero come educatore alimentare. “Benessere Posturale Integrale” è il Sistema che ho ideato che combina l’esperienza e le competenze acquisite nel corso degli anni, al fine di operare per il benessere della persona a 360°, sia per privati che per aziende.