
E’ alle porte una nuova stagione invernale e, rispetto alle precedenti durante le quali il meteo ci ha regalato spesso temperature non tipiche della stagione, quella di quest’anno sembra avere le normali caratteristiche degne di un vero e proprio inverno. La temperatura è bassa, sta cadendo la prima neve in montagna e non solo; per farla breve dovremmo, salvo stravolgimenti climatici che non mi auspico, fare i conti con il freddo.
Chi mi segue da tempo sa che annovero il freddo tra i fattori più importanti tra quelli capaci di scatenare dolori articolari. Ecco allora tre validi consigli per evitare di farci trovare impreparati prima, durante e dopo la stagione invernale:
- Bere molta acqua; so che molti associano il freddo con la riluttanza a bere acqua, tuttavia è bene sapere che contro-intuitivamente il periodo dell’anno in cui è più importante bene è l’inverno e non l’estate. Infatti, d’estate il caldo ci invoglia a bere e il rischio è, caso mai, che non si beva abbastanza per reintegrare la quota di sali minerali dispersi con il sudore. Durante l’inverno, invece, il rischio è la disidratazione per la mancanza d’istinto a bere condizionata dal freddo stesso; in questo caso il rischio è molto maggiore poiché l’organismo è “avido” di acqua e non avendola a disposizione tenderà a trattenerla dai tessuti maggiormente ricchi d’acqua, generando a cascata conseguenze non piacevoli (leggi il mio post a riguardo). Inoltre è bene sapere che il freddo porta a secchezza e non bere adeguatamente espone a effetti collaterali sempre più di riguardo. Per cui il mio suggerimento è di non fermarti al pensiero “d’inverno non bevo, o bevo meno perché fa freddo” e di educarti a bere paradossalmente di più rispetto a quanto bevi d’estate per idratare correttamente l’organismo e prevenire la secchezza dei tessuti (nel mio post dedicato all’acqua torvi anche il suggerimento per riuscire a bere almeno un litro d’acqua senza patire).
- Muoviti il più possibile; so che molti associano il freddo dell’inverno a momenti in cui ci si accuccia sul divano con la copertina e il proprio partner per evitare le “intemperie” esterne, tuttavia è bene sapere che contro-intuitivamente il periodo dell’anno in cui è importante fare più movimento è proprio l’inverno e non l’estate. D’estate, infatti, siamo maggiormente invogliati perché la temperatura mite ci invoglia a uscire a camminare, a correre, ad andare in bici o con i pattini, insomma ci porta naturalmente verso il movimento contrastando così il possibile ristagno dei liquidi organici e delle tossine. Il fattore ristagno è un dei primi fattori scatenanti patologie di ogni genere e natura. Durante l’inverno la predisposizione a “fare la muffa” ci espone proprio a questo rischio e pertanto diventa importante educarsi a muoversi, anche per evitare gli altri effetti della sedentarietà sull’organismo (leggi il mio post a riguardo). E’ sufficiente camminare almeno un chilometro (senza sosta) al giorno, non vale quindi fare la somma di tutti i passi fatti all’interno di casa, ufficio, ecc… Ricordati che di fatto siamo un mezzo di locomozione a tutti gli effetti!
- Mangia molta verdura cruda, frutta di stagione e riduci il quantitativo dei cibi calorici; so che che molti associano al freddo dell’invero la necessità di scaldarsi mangiando alimenti calorici, rinunciando a tutto ciò che è crudo perché freddo, tuttavia è bene sapere che proprio d’inverno abbiamo bisogno di fare rifornimento di minerali e vitamine che ci proteggono dai consueti acciacchi invernali (influenza, febbre, ecc…) dato che d’estate è naturale approvvigionarsene. L’accumulo di calorie degli alimenti consumati d’inverno, sommata alla scarsa predisposizione a muoversi porta all’effetto ristagno dei liquidi organici e delle tossine, predisponendoci, ai primi caldi della primavera, ad ammalarci.
Per cui, riepilogando: bevi acqua, muoviti il giusto e mangia cibo crudo anche d’inverno, così terrai a debita distanza le tipiche malattie e dolori articolari del nostro caro amico inverno ormai alle porte.
Buona pratica!
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